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stati UnitiCos'è la tecnologia 2nd Look per biopsia prostatica?
La fusione 2nd Look sovrappone accuratamente le sessioni precedenti alla procedura bioptica in corso, al fine di orientare la localizzazione della biopsia in base alla mappatura 3D precedente.
Compatibile con gli approcci transrettali e transperineali, il medico può seguire l’evoluzione del tumore e decidere di conseguenza la soluzione più adatta per il trattamento terapeutico del paziente.
Come funziona?
Si tratta di una mappatura 3D di una biopsia prostatica transrettale di 1st look, in cui vengono rilevati dalla RM nuclei positivi su una lesione, ma in una posizione inaspettata all’interno della prostata che non era originariamente visibile sulla RM. Poiché dalla prima biopsia è stato rilevato un nucleo positivo sospetto in una posizione inaspettata, in questa ri-biopsia di 2nd look, il medico ha potuto individuare una lesione anteriore. Ora il medico può definire meglio il trattamento e la gestione del carcinoma prostatico.
Perché passare a 2nd Look?
Diagnosi complementare
Ri-biopsia di aree precedentemente esplorate e biopsia di zone inesplorate per acquisire informazioni e stabilire la diagnosi con precisione.
Strategia di sorveglianza attiva
Ri-biopsia della sede del tumore per monitorare la progressione della malattia e avviare una gestione appropriata al momento opportuno.
Pianificazione del trattamento pre-operatorio
Utilizzare una nuova biopsia per delineare con precisione l’area idonea al trattamento del tumore prostatico ed effettuare la biopsia delle sedi inesplorate per verificare l’assenza di altri focolai.
Follow-up post-trattamento
Eseguire una biopsia prostatica ripetuta dell’area trattata per confermare l’efficacia del trattamento.
Users Testimonials
“Ho eseguito la prima biopsia transperineale con fusione del modello utilizzando KOELIS Trinity® con il recente rilascio di una griglia aggiornata. La nuova griglia è molto semplice da agganciare alla sonda ed è utile per evitare spostamenti e la possibilità di perdere l'esatta posizione della punta dell'ago. Il software fornisce informazioni precise dopo la fusione indicando il modo migliore per raggiungere la lesione. Il paziente si è evoluto in modo eccellente, senza dolore o fastidio perineale. Penso che nel prossimo futuro sempre più biopsie prostatiche verranno eseguite in modo più sicuro utilizzando l'approccio transperineale, senza rischio di infezione”
“KOELIS Trinity® è l'unica piattaforma che unisce facilità d'uso, precisione ed ergonomia. Altre piattaforme potrebbero soddisfare uno o due di questi importanti aspetti, ma nessuna può eguagliare la piattaforma KOELIS su tutti e tre i fronti”
“In tre anni con KOELIS Trinity® abbiamo raddoppiato la nostra attività di RM e raggiunto tassi elevati di rilevamento del cancro, diminuendo al tempo stesso il numero di biopsie non necessarie e di conseguenza il costo complessivo della diagnosi di cancro alla prostata nella nostra struttura”
“Abbiamo dimostrato un'elevata efficacia della MRI prostata combinata con la MR-TRUS elastica nel rilevamento e nella caratterizzazione delle lesioni indice, ovunque si trovino. Sono necessari solo pochi campioni bioptici per stabilire la diagnosi corretta. Utilizziamo posizioni di biopsia registrate in 3D per informazioni sul paziente e raccomandazioni sul trattamento. Nei pazienti selezionati per il trattamento focale, utilizziamo la registrazione della biopsia spaziale per la pianificazione del trattamento”
“Ho eseguito la prima biopsia transperineale con fusione del modello utilizzando KOELIS Trinity® con il recente rilascio di una griglia aggiornata. La nuova griglia è molto semplice da agganciare alla sonda ed è utile per evitare spostamenti e la possibilità di perdere l'esatta posizione della punta dell'ago. Il software fornisce informazioni precise dopo la fusione indicando il modo migliore per raggiungere la lesione. Il paziente si è evoluto in modo eccellente, senza dolore o fastidio perineale. Penso che nel prossimo futuro sempre più biopsie prostatiche verranno eseguite in modo più sicuro utilizzando l'approccio transperineale, senza rischio di infezione”
