Che cos'è la biopsia prostatica?

La biopsia prostatica consiste nell’asportazione di piccoli campioni di tessuto prostatico, per esaminarli alla ricerca di segnali tumorali.

Perché si esegue questo esame?

La biopsia prostatica è l’unica procedura medica che consente di diagnosticare il tumore alla prostata in modo definitivo.

Il medico può consigliare una biopsia prostatica se:

• Un esame del sangue mostra un livello di antigene prostatico specifico (PSA) superiore alla norma.
• Il medico scopre un nodulo o un’anomalia nella prostata durante un esame rettale digitale.

Come prepararsi all'esame?

Il medico vi informerà sui rischi e sui benefici della biopsia.

Alcuni giorni prima della biopsia, il medico potrebbe dirvi di sospendere l’assunzione di anticoagulanti, FANS, come aspirina e ibuprofene, integratori a base di erbe e vitamine.

Continuate a prendere i farmaci prescritti, a meno che il medico non vi dica di sospenderli.

Come viene eseguita la biopsia?

Durante la procedura di biopsia prostatica, l’ago per il campionamento può essere inserito attraverso il retto (biopsia transrettale) o il perineo (biopsia transperineale) in anestesia locale o generale. Per guidare l’ago all’interno della prostata, viene inserita nel retto una sonda ecografica endorettale.

La decisione sarà presa dal medico in accordo con il paziente. È possibile optare per una particolare tecnica, in base ai desideri del paziente, all’esperienza del medico, alla posizione delle biopsie necessarie e alle attrezzature mediche disponibili.

Una nuova tecnica accurata: la biopsia con fusione con software integrato

Lo sviluppo della fusione di immagini di RM (interpretate da un radiologo specializzato) e di immagini ecografiche in diretta ha rivoluzionato le procedure di biopsia. L’urologo è ora in grado di:

• Individuare potenziali focolai tumorali prima di effettuare la biopsia grazie alla RM.
• Individuare le aree sospette sull’immagine ecografica in tempo reale durante la biopsia.
• Guidare l’ago da biopsia direttamente nelle aree sospette sulla RM.
• Registrare la posizione delle biopsie eseguite nella mappatura prostatica 3D (informazione essenziale per la diagnosi e il follow-up).
• Precisione mirata di alcuni millimetri

KOELIS Trinity^® introduce un nuovo standard di accuratezza e affidabilità nelle biopsie prostatiche con fusione. Si tratta di un sistema adottato da molti istituti d’eccellenza in tutto il mondo.

Risultati post-biopsia

Una volta completata la biopsia prostatica, i campioni prelevati vengono inviati allo specialista che analizzerà le cellule tumorali: l’anatomopatologo.

Lo specialista determinerà la presenza o meno di tessuto canceroso in ogni campione. Le eventuali cellule tumorali vengono identificate e classificate in base alla loro aggressività e dimensioni, utilizzando il punteggio di Gleason.

Risultati normali

I risultati normali della biopsia indicano che non sono state individuate cellule tumorali.

Cosa significano i risultati anormali?

Un risultato positivo della biopsia significa che sono state individuate cellule tumorali. Il laboratorio assegnerà alle cellule un grado, sulla base della scala di Gleason. Ciò aiuta a prevedere la velocità di crescita del tumore. Il medico spiegherà alle pazienze le opzioni terapeutiche.

La biopsia può anche individuare cellule dall’aspetto anomalo, ma che potrebbero non essere tumorali. Il medico parlerà con il paziente delle misure da adottare. Potrebbe essere necessaria un’altra biopsia.

Esempio di risultati: Una diagnosi dettagliata mediante mappatura 3D KOELIS Trinity che permette una cura personalizzata del paziente.

Quali sono i rischi? Ci sono complicazioni ed effetti collaterali?

Le principali complicazioni durante la procedura di biopsia prostatica sono strettamente legate all’anestesia. Una biopsia prostatica si svolge generalmente senza conseguenze, tuttavia si possono osservare effetti collaterali:

• Dolore e fastidio intorno alle aree sottoposte a campionamento
• Difficoltà a urinare
• Sanguinamento della prostata – Presenza di sangue nelle urine/sperma
• Effetti collaterali dovuti all’anestesia generale
• Rischio di infezione (minore per la biopsia transperineale)